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Grand'Urna di Marmo, creduta di Alessandro Severo, e di Giulia Mamea sua Madre [graphic] / Piranesi Archit. dis. ed inc.

By: Contributor(s): Material type: PicturePicturePublication details: [1756]Edition: 2nd editionDescription: 1 print : etching ; 54,5 x 79 cmSubject(s): Genre/Form: Online resources: Action note:
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In: Ashby Collection
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Visual Materials – Prints British School at Rome Closed Access Material TA[PRI]-GBP04-024 (Browse shelf(Opens below)) 1 Not For Loan BSR21100322

Caption continues: Questa grand’Urna fu ritrovata nel mezzo del di lui Mausoleo con dentro un nobilissimo Vaso d’Agata Sardonica, il quale conteneva le Ceneri. Il Coperchio è formato come un letto vagam.te ornato di rabeschi, fascie, e ricami esprimenti varie caccie d’animali, sopra il quale riposano Alessandro Severo, e Giulia Mamea: egli abbraccia la madre colla destra: colla destra essa tiene una corona di alloro; posando ogn’un di loro la sinistra sopra un cuscino, che sembra si profondi dentro il molle materasso. Tutta la grand’Urna è scolpita all’intorno di figure in basso rilievo. Nella parte dinanzi veggonsi rappresentati i Romani, ed i Sabini in atto di trattare la pace tra loro dopo le molte sanguinose zuffe, le quali a cagione del ratto, che fecero i Romani delle Zitelle Sabine con pari stragge, e disavvantaggio dianzi erano seguite. Per tanto da un lato scorgesi Tazio Re de’ Sabini co’ suoi più anziani sopra sedia regale assiso; dall’altro vedesi Romolo, circondato dalla gioventù Romana, parimenti sedere sopra uno scanno coperto da una pelle di leone. Nel mezzo poi tra questi due popoli feroci miransi le giovani Sabine, unicam.te intente a pacificare gli animi infieriti, sì degli sposi, che de’ parenti, cercando di convertire i passati sdegni in teneri affetti di concordia, e di amore, quali tra congiunti di sangue si convengono. Il restante de’ Membri dell’Urna sono abbelliti di varj intagli di fogliami, maschere, e di rabeschi. Questo basso rilievo potrebbe rappresentare altro fatto, se non l’impedissero le ristaurazioni moderne di braccia, e teste, ed altri suoi ornamenti.

In this second edition Giovanni Battista Piranesi added the caption in the top left of the plate in the form of a framed text affixed to the wall, in response to Ridolfino Venuti’s statements, reaffirming the iconography of the two figures.

Plate 33 from volume 2 of the Antichità Romane, published by Giovanni Battista Piranesi in 1756-1757.

Title from the print's caption.

Top right: Tom. II. XXXIII; bottom right: Piranesi Archit. dis. ed inc. Barbault scolpì le figure.

Closed access material (Library)

Focillon, 255

Wilton-Ely, 390

Digitisation sponsored by Clare Hornsby 2021

One of the loose prints by Giovanni Battista Piranesi originally belonged to Thomas Ashby (1874-1931), Director British School at Rome (1906-1925), who inherited his father’s library and continued to enrich the collection throughout his life. The collection was purchased from his widow in 1931 for the BSR Library thanks to a generous donation from the Treasurer at the time, William Russell.

Forms part of: Ashby Collection. Prints.

Digitized IT-RoBS

Ashby Collection. Prints

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